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KENYA 3/3/2006
QUOTIDIANO TORNA IN EDICOLA
Sarebbero state le prove di una presunta azione che “minacciava l’unità nazionale” a motivare il raid della polizia contro gli impianti della tipografia del quotidiano Standard, che stamani è tornato in edicola. Lo si legge oggi in un editoriale – non firmato e pertanto attribuibile alla direzione – dello stesso giornale, che cita fonti della polizia. In particolare, si tratterrebbe di un “incitamento finanziario” a condurre non meglio specificate attività, con una somma ipotizzata di circa 400.000 scellini keniani, pari a circa 4.640 euro. “Dal momento che i Paesi civili incoraggiano la polizia a dotarsi di mandati di arresto e a compiere le loro perquisizioni alla luce del sole – è la risposta dello Standard nello stesso editoriale - sfidiamo la polizia a mostrare queste prove: non ne hanno”. Nella notte tra mercoledì e giovedì, agenti armati e incappucciati avevano fatto irruzione nella struttura dello Standard Media Group, che ospita anche la televisione privata Kenya Television Network, interrompendo le trasmissioni e danneggiano gli impianti per la stampa del giornale. Nell’editoriale si afferma che “lo Stato non può avere motivi per compiere un raid in un’azienda e distruggere le proprietà sotto falso motivo”. Ieri sono stati anche liberati tre giornalisti del quotidiano, fermati dalla polizia martedì in seguito alla pubblicazione di un articolo su un incontro segreto tra il presidente Mwai Kibaki e l’ex-ministro dell’opposizione Kalonzo Musyoka, subito smentito da entrambi.
[EB]
Fonte Misna
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